Il primo passo perché lo Smart Working sia efficace
Seguire un metodo di intervento per supportare dipendenti e aziende alle prese con le dinamiche dello smart working garantisce uno standard di successo del risultato.
Il Metodo SWEF™ (Smart Working EFficace) è frutto di anni di analisi, collaborazioni e soluzioni con aziende, imprenditori e manager che hanno utilizzato con successo tecniche e protocolli di coaching per migliorare i processi aziendali, rendere più efficace la comunicazione tra i reparti e all’interno dei team di lavoro, incrementare l’efficacia della rete vendita, liberare tempo e risorse con riflessi positivi sulla vita privata.
Ecco perché il primo passo che rende efficace lo smart working ha a che fare con il supporto.
Supportare significa:
- Analizzare la situazione all’interno dell’azienda intervistando tanto i responsabili quanto i dipendenti (o una loro rappresentanza per le realtà più articolate)
- Comprendere insieme – a seguito dell’analisi stessa – le criticità da affrontare che l’adozione dello smart working ha generato oppure che erano già presenti e si sono amplificate
- Stabilire correttamente gli obiettivi comuni e condivisi, sia quelli aziendali sia quelli personali
- Elaborare un piano d’azione efficace per raggiungerli
Spesso le persone non ottengono i risultati cercati oppure non attuano i cambiamenti necessari non perché non abbiano sufficiente volontà, motivazione o tempo. Non lo fanno perché non hanno gli strumenti. Restano quindi bloccati in una sorta di vorrei ma non posso perché non so come fare.
Non tutte le aziende sono consapevoli delle difficoltà che i dipendenti affrontano quando lavorano in remoto, che sono variegate: assenza di spazi di lavoro in casa adeguati, gestione del tempo, isolamento dai colleghi, eccesso di stimoli, presenza e gestione dei figli sono i più comuni. In modo ancora più impattante, quasi mai i dipendenti conoscono e comprendono davvero le sfide che l’imprenditore o il manager deve affrontare e vincere per rendere produttiva l’attività.
Questo blocco nel flusso di scambio di informazioni vitali danneggia inevitabilmente il risultato finale dell’impresa, riducendo la quantità e la qualità del lavoro prodotto e intaccando il fatturato, nonché peggiorando il clima dal punto di vista emotivo.
Fornire gli strumenti di una buona comunicazione e generare preziosi feedback esterni all’azienda è il primo passo necessario per intraprendere il percorso che porta aziende e dipendenti a collaborare in modo proficuo anche in presenza di smart working strutturale e definitivo.