Il secondo passo per lavorare bene in Smart Working

Il secondo passo per lavorare bene in Smart Working

Per lavorare bene anche in Smart Working occorre avere concordato, sviluppato e integrato un metodo efficace. Smart Working non può e non deve significare – riduttivamente – trasferire a casa tutto ciò che si portava avanti in ufficio: soluzione impraticabile per ragioni di spazio, tempo, logistica e mindset.

Il metodo deve essere applicato sia dal lato dall’azienda sia da quello del dipendente e prevedere una struttura che fornisca a entrambi gli attori coinvolti nel cambiamento strumenti e metodologie appropriate.

Il secondo passo del Metodo SWEF™ (Smart Working EFficace) è incentrato sul trasferimento a manager, direttori, amministratori delegati e dipendenti di concetti estremamente efficaci per trovare e mantenere la corretta motivazione.

È infatti molto comune che la motivazione tenda a mancare quando il cambiamento impone:

  • L’impossibilità di confrontarsi di persona e quotidianamente con i colleghi impegnati nel medesimo progetto
  • La mancanza di progressi visibili e tangibili che dimostrino l’effetto del lavoro che viene svolto
  • La supervisione e la presenza dei manager o direttori di progetto
  • La minor rigidità degli orari di lavoro, il cui rispetto si può ridurre al “farsi trovare collegati” negli orari concordati, ma ciò non garantisce ovviamente la presenza effettiva del dipendente che – trovandosi presso le mura domestiche – si potrebbe sentire autorizzato a deconcentrarsi, quando non distrarsi del tutto
  • L’evidenza che l’ambiente domestico richiede cura e impegno, due fattori totalmente ciechi quando ci si reca in ufficio e ci si “dimentica” delle incombenze di casa

Questi e altri fattori altrettanto importanti minano la motivazione dei dipendenti e ne limitano sia la soddisfazione personale sia l’efficacia e la produttività.

Per questo il Metodo SWEF™ insegna e trasferisce le tecniche derivate da anni di esperienza nel coaching in ambito business e life per definire correttamente i propri obiettivi personali, supportarli analizzando sia razionalmente sia emozionalmente le motivazioni e soprattutto mantenere alta l’energia e la motivazione stessa settimana dopo settimana.

Se vuoi saperne di più sugli altri passi del Metodo, leggi anche questo articolo dedicato al primo step.